Funzionario indagato per morte di 3 persone: “Lo stop era scritto a mano”
Funzionario del Comune di Laterza indagato per la morte di 3 persone: “Lo stop era scritto a mano”. Chiesto il rinvio a giudizio per il responsabile dei LLPP: la strada era sprovvista di adeguata segnaletica.
Quando ci si ostina a non provvedere alla manutenzione della segnaletica le conseguenze sono devastanti.
“Lo Stop era scritto a mano”: funzionario del Comune di Laterza indagato per la morte di 3 persone. Tra le vittime anche un bambino di 4 anni: chiesto il rinvio a giudizio per il responsabile dei Lavori pubblici. La strada dove avvenne l’incidente era sprovvista di adeguata segnaletica.
E’ stata fissata per il 17 maggio 2019 dinanzi al GUP di Taranto Giuseppe Tommasino l’udienza preliminare a carico di tre indagati accusati di concorso in omicidio stradale in relazione all’incidente stradale avvenuto a Laterza il 21 marzo 2018, in cui persero la vita il piccolo Thomas Gallitelli, di neanche 4 anni, la mamma Anna, di 23, e la nonna Rosaria, di 58, tutti di Ginosa (Taranto).
Il tragico schianto avvenne all’incrocio tra via Madonna della Grazie e via Ninni, dove c’era un cartello di Stop, dallo sfondo sbiancato dalle intemperie con la scritta spruzzata a mano con vernice spray. Il pubblico ministero Raffaele Graziano ha chiesto il rinvio a giudizio, oltre che per i conducenti dei due veicoli coinvolti, anche per il responsabile del settore Lavori pubblici del Comune di Laterza, Paolo Perrone, di 64 anni.
Secondo l’accusa, Elmi omise di usare la dovuta prudenza e di regolare la velocità nell’approssimarsi all’intersezione con la strada comunale n. 14, così impattando con il veicolo Ford Focus proveniente da Laterza in direzione Gioia del Colle, condotto da Tommaso Gallitelli, che a sua volta – secondo il capo d’imputazione – avrebbe omesso “di arrestare la marcia pur in presenza di intersezione e di dare la precedenza al veicolo Fiat Iveco che sopraggiungeva dalla sua destra”.
L’accusa sostiene ci sia la “cooperazione colposa” di Perrone che, quale responsabile del settore lavori pubblici del Comune di Laterza, ente proprietario delle arterie stradali, “ometteva, pur avendone l’obbligo, di provvedere all’apposizione e alla manutenzione della prescritta segnaletica stradale atta a indicare, nella zona del sinistro in questione, sia il segnale (di preavviso) di intersezione stradale che la segnaletica orizzontale (fascia orizzontale di arresto unitamente alla dicitura Stop).”
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